Tra le agevolazioni 2023 previste in agricoltura strumenti interessanti sono, come di consueto, bandi e incentivi, sostegni e novità fiscali.

 

A illustrare il quadro, l’agronomo Giovanni Demarinis, referente dello “Studio Tecnico Agronomico Demarinis&Iacovelli” di Casamassima (BA), esperto in consulenza tecnica, amministrativa e fiscale per le aziende agricole.

Partendo dalle calamità naturali, i primi giorni di gennaio è stata pubblicata una circolare della Regione Puglia per la siccità. Più precisamente si tratta della circolare esplicativa –  trasmessa in data 15/11/2022 dal Masaf  – al fine dell’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale per siccità 2022, deliberata dalla giunta della Regione Puglia (con DGR 1368 del 29/11/2022 e successiva Declaratoria del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici pubblicata su GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA del 07/01/2023) per i danni causati alle produzioni vegetali sull’intero territorio regionale per la siccità verificatasi dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022.

Le domande, per le aziende che hanno subito danni, dovranno essere presentate entro il 21 febbraio 2023 sulla base della attestata minore produzione 2022 rispetto alle precedenti annate agrarie.

Come dimostrare il calo di produzione dovuto alla siccità?

Ai fini della concessione delle agevolazioni in questione si precisa che possono beneficiare degli interventi le imprese agricole che a causa della siccità 2022 hanno subito danni superiori al 30% sulla Produzione Lorda Vendibile (PLV) aziendale riferita all’anno 2022 (rispetto alla PLV media dei tre anni precedenti o dei cinque anni precedenti, escludendo il valore più basso e quello più elevato). Ai fini del calcolo della PLV, devono essere considerati i dati risultanti da documentazione aziendale probante messa a disposizione dal dichiarante all’ente competente della fase istruttoria. Tra gli aventi diritto al rimborso anche le aziende che adoperano l’irrigazione.

In futuro ci saranno delle novità circa i risarcimenti per le calamità naturali?

Queste due declaratorie saranno gli ultimi risarcimenti stanziati agli agricoltori per “calamità naturali”. Questo perché la politica comune europea sta cambiando approccio. In futuro le risorse stanziate oggi per questo tipo di risarcimento verranno impiegate in modo precauzionale per proteggere le produzioni. Con la nuova programmazione Pac 2023-2027, sarà attivato il Fondo di Mutualizzazione Nazionale per gli Eventi Catastrofali (Fondo AgriCat istituito con la Legge 30 dicembre 2021, n. 234). Agri-Cat punta a intervenire al fine di coprire i diversi danni (gelo, brina, alluvione e siccità).

Tutti gli agricoltori che percepiscono la PAC – in cambio di una copertura di Stato per i rischi catastrofali – contribuiranno al Fondo AgriCat nella misura del 3% del proprio pagamento diretto. Si conferma tutto quello che già era previsto in fatto di gestione del rischio in termini di polizze agevolate. In sintesi, si potrebbe dire che i fondi saranno sempre a disposizione degli agricoltori, ma verranno adoperati per permettere loro di attivare le assicurazioni.

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Quali sono le agevolazioni “vecchie e nuove” per i produttori di tutta Italia?

Credito d’imposta per gasolio e benzina

Nel 2022, il Credito d’imposta è stato attivato per primo, terzo e quarto trimestre. Al momento è stato confermato anche per il primo trimestre del 2023. Il Credito d’imposta a favore delle imprese esercenti attività agricola, della pesca e agromeccanica sarà pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di gasolio e benzina, per la trazione dei mezzi utilizzati.

Sgravio contributivo per giovani coltivatori

Anche per il 2023 sarà possibile usufruire dello sgravio contributivo per giovani Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli.  È stato infatti confermato l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di ventiquattro mesi (due anni) in favore dei Coltivatori Diretti e degli Imprenditori Agricoli Professionali di età inferiore a 40 anni e che si iscriveranno alla previdenza agricola entro il 31 dicembre 2023.

Lavoro agricolo: tornano i voucher

Per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali del settore primario, la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un nuovo contratto di lavoro occasionale agricolo a tempo determinato. Tale misura consentirà alle imprese agricole di utilizzare le prestazioni occasionali entro un massimo di 45 giornate lavorative annue per ciascun lavoratore. Tale strumento potrà essere applicato solo in relazione all’assunzione di persone disoccupate, percettori di reddito di cittadinanza, pensionati di vecchiaia o di anzianità, giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi.

Reintrodotti in agricoltura i “buoni lavoro” o Voucher,  sarà quindi possibile assumere manodopera non specializzata in modo più snello durante i periodi particolarmente intensi, evitando:

  • l’emissione di busta paga,
  • la certificazione UNICA,
  • l’assunzione,
  • il pagamento tracciato.

Tutte le persone non professionalmente impiegate in agricoltura per tutto l’anno (studenti e pensionati) potranno essere “assunte” per lavori agricoli e potranno essere retribuite con i buoni lavoro che il datore di lavoro dovrebbe preventivamente acquistare. A tal riguardo, il produttore potrà emettere i buoni anche sul sito INPS (tramite SPID),  pagando con carta di credito.

Agevolazioni 2023: nuova Sabatini

L’agevolazione “Nuova Sabatini green e più Sud” prevede la concessione di finanziamenti agevolati volti a sostenere gli investimenti in macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. L’ammontare del contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso di interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti in beni strumentali e al 3,57% per gli investimenti in beni Industria 4.0 e green.

Il finanziamento agevolato, inoltre, deve avere un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4.000.000 di euro, anche se frazionato in più iniziative di acquisto. Accanto a questo, è prevista un’ulteriore agevolazione per le imprese del Sud.

Lo studio Demarinis&Iacovelli resta comunque a disposizione delle aziende agricole che intendano approfondire alcune pratiche, partecipare ai bandi o richiedere sostegni.

Fonte:  FruitJournal