“Portare l’agricoltura a essere più equa e sostenibile, orientata al Green Deal europeo”.

È questa la mission della nuova Politica Agricola Comune (Pac), presentata nel 2018 dalla Commissione Europea, formalmente adottata a fine 2021 e attuata a partire da gennaio 2023.

Oltre ad azioni mirate a garantire maggior attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, il Piano Strategico 2023-2027 si concentra sull’inserimento dei giovani nell’agricoltura attraverso misure specifiche.

L’obiettivo è quello di consentire il ricambio generazionale in un settore che ha un forte bisogno di ragazze e ragazzi, non solo per garantire la vitalità delle aree rurali ma anche per incrementare la competitività dell’agricoltura sul lungo periodo.

Giovani imprenditori agricoli

Con la nuova Pac cambiano i requisiti per essere considerati “giovani imprenditori agricoli”.

Se fino allo scorso anno era sufficiente essere un under 40 che si insedia per la prima volta come capo azienda, da quest’anno è necessario possedere almeno uno di questi titoli o esperienze lavorative:

  • titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di scuola superiore a indirizzo agricolo
  • titolo di scuola superiore di qualsiasi indirizzo – comprese le qualifiche professionali conseguite con percorsi formativi di durata almeno triennale – e attestato di frequenza a un corso di formazione di almeno 150 ore su tematiche del settore agroalimentare o ambientale; oppure partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale “cooperazione per il ricambio generazionale”
  • titolo di scuola media ed esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo con iscrizione al relativo regime previdenziale agricolo per almeno 104 giornate/anno; oppure partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale “cooperazione per il ricambio generazionale”.

Se rispetti questi requisiti puoi accedere ai seguenti incentivi europei:

  • sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori: si tratta di un sostegno aggiuntivo al reddito nella fase di avviamento, per 5 anni al massimo. Prevede l’erogazione di un importo forfettario di circa 83,50 € all’ettaro (per un massimo di 90 ettari). I giovani, inoltre, hanno la priorità per il rilascio dei titoli dalla riserva nazionale
  • sostegno al primo insediamento: consiste in un sostegno ai giovani imprenditori agricoli dietro presentazione di un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola
  • sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale: si tratta di forme di affiancamento e cooperazione tra agricoltori over 65 o pensionati e giovani – non ancora proprietari di terreni agricoli – per facilitare un graduale passaggio della gestione dell’attività ai giovani.

Ogni Paese può, a sua volta, attivare delle iniziative nazionali e regionali. Per l’Italia, l’ente gestore è l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). Tra le iniziative attualmente disponibili ci sono:

  • Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura: questa misura è dedicata ai giovani (e alle donne senza limiti di età) per subentrare nella conduzione di un’azienda agricola – o che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni – e che intendono migliorare la competitività della loro impresa. Viene erogata sotto forma di contributi a fondo perduto e concessione di mutui a tasso zero
  • agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura: è in corso di riprogettazione la misura che consentiva l’acquisto di terreni da parte dei giovani agricoltori a condizioni favorevoli, con un mutuo a tasso agevolato condizionato alla realizzazione di un piano aziendale
  • Banca nazionale delle terre agricole: è un inventario completo dei terreni agricoli disponibili, anche a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti.

Dai un’occhiata agli strumenti finanziari a cui puoi accedere tramite il sito web ISMEA:

A questi si aggiungono fondi di garanzia a livello nazionale, per la copertura di finanziamenti a breve, medio e lungo termine, con l’obiettivo di aumentare la competitività del settore agricolo.

Per tutti i dettagli sulla nuova Pac, puoi visitare il sito della Rete Rurale Nazionale.

 

Fonte: Giovani2030-Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale